Abbiamo stabilito gli obiettivi della pianificazione, stabilito quanto tenere come liquidità nel conto corrente e come riserva in strumenti finanziari di breve-medio periodo, finalmente iniziamo ora a parlare di investimento!
L’investimento è la parte del patrimonio che non serve per i bisogni correnti e nemmeno straordinari, sono soldi che non serviranno se non, forse, per realizzare un obiettivo di lungo periodo, ad esempio comprare la seconda casa al mare.
Quindi non stai investendo se tieni i soldi nel conto corrente, me nemmeno se compri un fondo monetario o assimilato con un orizzonte temporale breve, inizi ad investire quando ragioni almeno a 5 anni.
I cinque anni non sono un vincolo, non stiamo parlando di penali di uscita o altri balzelli, stiamo parlando del corretto orizzonte temporale di un investimento.
L’orizzonte temporale è il tempo consigliato per tenere un investimento, nel caso di un fondo bilanciato o azionario, si tratta di almeno cinque anni.
Questo ha delle conseguenze, se ragioni a 5 anni:
- puoi essere disposto ad assumerti un rischio più elevato
- una percentuale di azionario nel portafoglio non dovrebbe spaventarti
- puoi essere più sereno nello scegliere in cosa investire
- il piano di accumulo sarà uno strumento utilissimo
Quindi se ad esempio hai 100.000 euro è giusto tenere diecimila euro sul conto corrente, e magari 40.000 in riserva, ma sui 50.000 che restano puoi permetterti di sopportare un profilo di rischio più elevato. Piuttosto che investire tutti i 100.000 su un profilo di rischio prudente o conservativo, puoi accettare un profilo equilibrato sul cinquanta per cento, proiettando l’investimento ad almeno 5 anni.
I temi degli ultimi post sono quelli del mio salotto dedicato alla Pianificazione Finanziaria, se vuoi approfondire ce ne sarà un altro in primavera, vieni a trovarmi o scrivimi qui per una consulenza gratuita!