La riserva nella pianificazione finanziaria

riserva

Abbiamo definito gli obiettivi di una corretta pianificazione finanziaria e parlato della liquidità, passiamo ora a parlare della riserva: la parte del patrimonio che dovresti avere disponibile per far fronte a spese eccezionali e non programmate.

Facciamo qualche esempio: il dentista, la macchina che ti lascia a piedi, una multa dell’agenzia delle entrate, spese straordinarie del condominio, ma anche un bel viaggio che speravi di fare da tanto tempo.

La riserva dunque non è necessario che stia sul conto corrente. Anche in questo caso non esiste una cifra ideale, dipende dal tuo  tenore di vita, dalla tua  situazione familiare e anche dall’età anagrafica. Sarà più bassa se sei  un single con uno stipendio molto elevato e più alta se hai una  famiglia con bambini o ragazzi. Ma a parte la cifra, come puoi  gestirla?

Se la liquidità va gestita con strumenti finanziari di breve termine e in particolare con il conto corrente, per la riserva difficilmente avrai bisogno di tutto e subito, puoi quindi lasciare  un arco temporale di breve-medio periodo all’investimento.

Ad esempio puoi usare fondi a bassa volatilità, che hanno oscillazioni di prezzo contenute, oppure altri strumenti di cui possiamo parlare. Mi capita anche spesso di incontrare persone che vogliono spostare somme dal conto corrente per non spenderle, anche queste somme possiamo considerarle una riserva. Puoi anche crearla con i piani di accumulo.

E tu ci hai mai pensato? Quanto tieni sul conto corrente o in riserva per stare tranquillo? Chiamami per una valutazione gratuita delle tue esigenze e alla prossima settimana per l’ultimo capitolo dedicato alla pianificazione finanziaria: l’investimento.