Le tre caratteristiche degli investimenti

Oggi è il primo dicembre, parte il calendario dell’Avvento, lo hai già preparato per i tuoi figli o nipoti?

Quando ero una giovane mamma volenterosa, lo costruivo tutto con le mie mani, partendo da un cartoncino colorato attaccavo delle bustine che contenevano caramelle, cioccolatini o bigliettini da consegnarmi per avere un regalo. Oggi di solito me la cavo con un regalino un po’ più grande il primo giorno e uno il 24 dicembre. Riesco anche a sentirmi in colpa per aver semplificato, ma alle ragazze va meglio così e io non ho più il tempo per il bricolage.

Scrivendo questa newsetter ho pensato di farti dono di qualche strumento che può servirti in finanza. Ti rivelerò quali sono le caratteristiche che dovrai valutare quando decidi di investire e sulle quali indagare con il tuo consulente, non saranno 24 come nel calendario, altrimenti avrei dovuto scrivere un libro, ma tre. Le tre caratteristiche dell’investimento: non sono buone o cattive, sono appunto caratteristiche che vanno sfruttate nel momento in cui investi. Potrebbe sembrare che il rendimento sia buono e il rischio cattivo, non è così. Se intendiamo per rischio la volatilità, cioè quanto un certo strumento finanziario oscilla nel suo prezzo, può essere positivo sfruttarla.

Il rendimento di un investimento è la caratteristica più immediata, quando ho iniziato la mia attività, nel 1991, il cliente chiedeva “Quanto rende?” È una domanda che sottintende un rendimento certo e definito, come eravamo abituati a sapere per le obbligazioni. Acquistando un BTP a 10 anni con una cedola del 2%, so di poter contare ogni anno su un interesse del 2%. Questo è vero se compro il titolo alla pari, spendendo per acquistarlo quanto mi restituiranno alla scadenza.Poi però gli interessi su questo tipo di investimenti sono calati e oggi mentre scrivo se volessi comprare un BTP a 10 anni avresti un rendimento dello 0,45%, impegnandoti a mantenere il titolo 10 anni. Sui fondi di investimento cambia la prospettiva, il fondo ogni giorno ha una quotazione e il guadagno (o la perdita) è dato dalla differenza tra il prezzo a cui vendi e il prezzo che hai pagato per acquistarlo. Questo guadagno non è quantificabile a priori, dipenderà dal tipo di fondo, dall’andamento dei mercati, dalle scelte del gestore. Questo ha complicato le cose, parliamo di rendimento atteso e non di rendimento certo.


Il rischio ovvero il nemico! Quando sentiamo la parola rischio ci si drizzano le antenne e avvertiamo un leggero prurito alla bocca dello stomaco. “Non voglio rischiare!” credo sia la frase che più di frequente le persone dicono ad un consulente finanziario.

Eppure il rischio è una caratteristica, non è per forza il male! Le due caratteristiche dell’investimento sono correlate: se aumenta il rischio aumenta anche il rendimento atteso e viceversa. Se un fondo azionario ha molte oscillazioni di prezzo, diciamo che ha una alta volatilità, caratteristica che possiamo sfruttare nella costruzione di un portafoglio, ad esempio con un piano di accumulo proprio su quel fondo. Un altra grande alleata è la diversificazione, diversificare non significa lavorare con diverse banche o diversi consulenti, e neppure comprare tanti fondi diversi. Se tutti questi fondi si comportano allo stesso modo non abbiamo diversificato niente!

Mi tornano in mente i depositi titoli azionari composti dalle prime società di borsa italiana. Posso averne tanti di questi titoli, resta il fatto che probabilmente saranno finanziari e di certo sono italiani. Una buona diversificazione si ottiene operando su mercati diversi, stili gestionali diversi e ambisce a far si che non tutti i titoli o fondi reagiscano allo stesso modo al variare delle condizioni di mercato.


Ho messo per ultimo il tempo, anche se in realtà dovrebbe essere la prima caratteristica da valutare. Il tuo consulente finanziario ti chiederà “quanto tempo hai per questo investimento?” Tempo fa una signora che ho incontrato in prima visita mi ha detto che voleva investire una cifra, ma che forse avrebbe potuto averne bisogno per la sua attività. Alla mia domanda su quanto tempo di preciso pensava di aver disponibile per i suoi investimenti mi ha risposto non lo so, potrebbero essere sei mesi o forse 3 anni. Mi è dispiaciuto, ma ho dovuto dirle che non sono il consulente adatto a lei. Non posso speculare con il suo denaro per sei mesi e incrociare le dita che tutto vada bene. Questo non sarebbe un investimento ma una scommessa. Le ho chiesto di valutare meglio se tutto il suo patrimonio poteva essere necessario per le sue scelte imprenditoriali e, nel caso una fetta risultasse non necessaria avremmo potuto investire quella.

Ho perso un cliente direbbe qualcuno, ma credo di aver fatto la migliore scelta professionale possibile. Il tempo è il nostro grande alleato, non mi stancherò mai di ripeterlo, per ottenere i rendimenti e per ridurre i rischi. Warren Buffet dice che “i mercati finanziari sono quel luogo dove si trasferiscono ricchezze dalle persone impazienti alle persone pazienti”, tu che tipo di persona vuoi essere con i tuoi investimenti?
Scrivimi per una consulenza e verificare insieme se le tue scelte di investimento sono coerenti con le tue aspettative e i tuoi tempi.