Il tempo degli investimenti

Il tempo è la vera risorsa scarsa dei nostri giorni! Quante volte hai pensato “farei questa cosa se avessi tempo?” Anche quando acquistiamo qualcosa stiamo usando il tempo, infatti il denaro che spendo è il tempo che ho usato per guadagnarlo, come diceva l’ex Presidente dell’Uruguay, Pepe Mujica, “Non compriamo con il denaro, ma con il tempo che abbiamo utilizzato per guadagnare quei soldi”.


Nei mercati finanziari il tempo è fondamentale, qualcuno li ha definiti una vera e propria macchina del tempo, in quanto spostano il denaro in avanti creando un rendimento. Il tempo dunque è necessario per poter essere investitori. Una delle prime domande che rivolgo ai miei clienti quando vogliamo decidere un nuovo investimento è “quanto tempo abbiamo?”
Legato al concetto di tempo abbiamo quello di pazienza, ma ne parleremo magari un’altra volta!
La domanda che spesso mi rivolgono le persone è “posso venderlo?”Diciamo che tutto (o quasi) si può vendere devo però considerare: – costi, cioè se un investimento ha delle commissioni di uscita- prezzo: a che prezzo vendo? E’ più alto o più basso del prezzo di acquisto – orizzonte temporale: anche nel caso dei fondi che possono essere venduti in ogni momento e senza penali d’uscita, devo considerare se è opportuno o meno, in base all’orizzonte temporale che ti è stato consigliato quando hai deciso l’investimento.
Vorrei ora condividere con te tre regole fondamentali legate al tempo che ti faranno fare scelte di investimento migliori! Sto aprendo con te la mia cassetta degli attrezzi perchè tu possa comprendere meglio quanto il tuo consulente ti dirà d’ora in avanti.

Orizzonte temporale

Ogni investimento ha un orizzonte temporale, cioè un tempo in cui è consigliato restare investiti. Non è vincolante, ma consigliato: il gestore del fondo ritiene che per dare il meglio in quel mercato e con un dato profilo di rischio sia giusto mantenere il fondo per un certo numero di anni.

Quando ti viene consigliato un investimento questo orizzonte temporale dovrebbero essere chiaro: può essere tre anni più spesso è cinque, a volte sette. Più un investimento ha un profilo di rischio elevato, maggiore è il tempo consigliato, perché si potrebbero attraversare momenti difficili per l’investimento e solo mantenendolo in portafoglio si possono superare.

Questa la teoria, in pratica appena il fondo perde o non rende abbastanza il cliente chiede di sostituirlo e il consulente che in fondo si sente in colpa per averlo consigliato cerca delle alternative: così si bruciano milioni di euro. 

Non è obbligatorio mantenere l’investimento, quasi tutti gli investimenti sono vendibili, ma sarebbe meglio non farlo, soprattutto nei momenti difficili del mercato. L’anno scorso in piena pandemia, il mercato azionario ha perso circa il 30% del suo valore in un mese, in quel momento che fare? Se non si è disposti a comprare, almeno non vendere! Come abbiamo visto abbiamo chiuso l’anno 2020 in guadagno sul mercato azionario.


Liquidità:

La liquiditàè tutto ciò che tengo nei conti correnti, conti deposito, strumenti a breve termine, diciamo per convenzione  tutto ciò che è libero al massimo entro l’anno.

Nella pianificazione finanziaria, se dividiamo il patrimonio in base agli obiettivi cui è dedicato la liquidità è la parte che serve a soddisfare i bisogni correnti (spesa, mutuo, vacanze…). Ognuno ha la sua percezione e spesso teniamo liquido molto più del necessario, a rendimento 0, pensando al “e se poi?” Ma la risposta al …e se poi…. non è la liquidità, è la riserva, un’altra parte del patrimonio che potrebbe essere impiegata in modo alternativo.In questo momento storico si stima che gli italiani abbiano nei conti correnti qualcosa come 17 miliardi di euro, una somma veramente esagerata, speriamo non sia occasione per una patrimoniale.


Liquidabilità

Laliquidabilità invece è una caratteristica dell’investimento, in quanto tempo e in che modo riesco ad avere la disponibilità del denaro investito?

  • Tempo: in quanto tempo e con quali costi? Ci sono penali o tunnel di uscita?
  • Quotazione: a quale prezzo?
  • Mercato: il titolo è quotato o la quotazione la fa l’emittente? (ad esempio le obbligazioni BCC) Il titolo se anche quotato è liquido? che mercato ha? Che possibilità ho, inserito un ordine di vendita che questo venga eseguito e a quale prezzo?

L’investimento non è sempre liquidabile alle condizioni che vorrei, si tratta di verificarlo prima di investire.

Le tre caratteristiche degli investimenti

Oggi è il primo dicembre, parte il calendario dell’Avvento, lo hai già preparato per i tuoi figli o nipoti?

Quando ero una giovane mamma volenterosa, lo costruivo tutto con le mie mani, partendo da un cartoncino colorato attaccavo delle bustine che contenevano caramelle, cioccolatini o bigliettini da consegnarmi per avere un regalo. Oggi di solito me la cavo con un regalino un po’ più grande il primo giorno e uno il 24 dicembre. Riesco anche a sentirmi in colpa per aver semplificato, ma alle ragazze va meglio così e io non ho più il tempo per il bricolage.

Scrivendo questa newsetter ho pensato di farti dono di qualche strumento che può servirti in finanza. Ti rivelerò quali sono le caratteristiche che dovrai valutare quando decidi di investire e sulle quali indagare con il tuo consulente, non saranno 24 come nel calendario, altrimenti avrei dovuto scrivere un libro, ma tre. Le tre caratteristiche dell’investimento: non sono buone o cattive, sono appunto caratteristiche che vanno sfruttate nel momento in cui investi. Potrebbe sembrare che il rendimento sia buono e il rischio cattivo, non è così. Se intendiamo per rischio la volatilità, cioè quanto un certo strumento finanziario oscilla nel suo prezzo, può essere positivo sfruttarla.

Il rendimento di un investimento è la caratteristica più immediata, quando ho iniziato la mia attività, nel 1991, il cliente chiedeva “Quanto rende?” È una domanda che sottintende un rendimento certo e definito, come eravamo abituati a sapere per le obbligazioni. Acquistando un BTP a 10 anni con una cedola del 2%, so di poter contare ogni anno su un interesse del 2%. Questo è vero se compro il titolo alla pari, spendendo per acquistarlo quanto mi restituiranno alla scadenza.Poi però gli interessi su questo tipo di investimenti sono calati e oggi mentre scrivo se volessi comprare un BTP a 10 anni avresti un rendimento dello 0,45%, impegnandoti a mantenere il titolo 10 anni. Sui fondi di investimento cambia la prospettiva, il fondo ogni giorno ha una quotazione e il guadagno (o la perdita) è dato dalla differenza tra il prezzo a cui vendi e il prezzo che hai pagato per acquistarlo. Questo guadagno non è quantificabile a priori, dipenderà dal tipo di fondo, dall’andamento dei mercati, dalle scelte del gestore. Questo ha complicato le cose, parliamo di rendimento atteso e non di rendimento certo.


Il rischio ovvero il nemico! Quando sentiamo la parola rischio ci si drizzano le antenne e avvertiamo un leggero prurito alla bocca dello stomaco. “Non voglio rischiare!” credo sia la frase che più di frequente le persone dicono ad un consulente finanziario.

Eppure il rischio è una caratteristica, non è per forza il male! Le due caratteristiche dell’investimento sono correlate: se aumenta il rischio aumenta anche il rendimento atteso e viceversa. Se un fondo azionario ha molte oscillazioni di prezzo, diciamo che ha una alta volatilità, caratteristica che possiamo sfruttare nella costruzione di un portafoglio, ad esempio con un piano di accumulo proprio su quel fondo. Un altra grande alleata è la diversificazione, diversificare non significa lavorare con diverse banche o diversi consulenti, e neppure comprare tanti fondi diversi. Se tutti questi fondi si comportano allo stesso modo non abbiamo diversificato niente!

Mi tornano in mente i depositi titoli azionari composti dalle prime società di borsa italiana. Posso averne tanti di questi titoli, resta il fatto che probabilmente saranno finanziari e di certo sono italiani. Una buona diversificazione si ottiene operando su mercati diversi, stili gestionali diversi e ambisce a far si che non tutti i titoli o fondi reagiscano allo stesso modo al variare delle condizioni di mercato.


Ho messo per ultimo il tempo, anche se in realtà dovrebbe essere la prima caratteristica da valutare. Il tuo consulente finanziario ti chiederà “quanto tempo hai per questo investimento?” Tempo fa una signora che ho incontrato in prima visita mi ha detto che voleva investire una cifra, ma che forse avrebbe potuto averne bisogno per la sua attività. Alla mia domanda su quanto tempo di preciso pensava di aver disponibile per i suoi investimenti mi ha risposto non lo so, potrebbero essere sei mesi o forse 3 anni. Mi è dispiaciuto, ma ho dovuto dirle che non sono il consulente adatto a lei. Non posso speculare con il suo denaro per sei mesi e incrociare le dita che tutto vada bene. Questo non sarebbe un investimento ma una scommessa. Le ho chiesto di valutare meglio se tutto il suo patrimonio poteva essere necessario per le sue scelte imprenditoriali e, nel caso una fetta risultasse non necessaria avremmo potuto investire quella.

Ho perso un cliente direbbe qualcuno, ma credo di aver fatto la migliore scelta professionale possibile. Il tempo è il nostro grande alleato, non mi stancherò mai di ripeterlo, per ottenere i rendimenti e per ridurre i rischi. Warren Buffet dice che “i mercati finanziari sono quel luogo dove si trasferiscono ricchezze dalle persone impazienti alle persone pazienti”, tu che tipo di persona vuoi essere con i tuoi investimenti?
Scrivimi per una consulenza e verificare insieme se le tue scelte di investimento sono coerenti con le tue aspettative e i tuoi tempi.

Tre regole per investire con serenità

Definisci i tuoi obiettivi

Prima di investire, sarebbe importante pensare alle tue aspettative e magari condividerle con un consulente per verificare se sono realistiche. 
Molti miei clienti vorrebbero investire il denaro ad un tasso di interesse basso ma costante, per ottenere un rendimento su cui contare e senza l’ansia di veder oscillazioni di prezzo. Così è stato per lungo tempo, così investivano i nostri genitori, oggi un rendimento costante è molto vicino allo 0 e il valore dell’investimento oscilla comunque. 
Per questo sarebbe utile trasformare le aspettative in obiettivi di investimento, cercando di capire perché si investe e per chi. Ognuno di noi ha le sue motivazioni, anche so non siamo abituati a renderle esplicite. E’ la parte più difficile, ma anche interessante del mio lavoro: aiutare i clienti a capire cosa veramente desiderano per se stessi e i propri cari. Solo qualche esempio:
– un futuro sereno
– l’universita prestigiosa per i figli
– l’acquisto di una casa per le vacanze 
Si dice “diamo un nome al denaro” quando si associa il patrimonio o una parte di esso ad un obiettivo. Così sarà molto più facile monitorare i risultati e spostare l’attenzione da quello che succede sui mercati a quello che sta succedendo ai propri investimenti. Inoltre, conosciuto l’obiettivo, sarà più semplice definire anche il tempo entro cui raggiungerlo. 

Il tempo è un tuo alleato 

Quanto tempo hai per il tuo investimento? Hai necessita di quel denaro per altri scopi? Hai tempo perché il tuo denaro lavori per te?
Il tempo è una risorsa per l’investitore. Dice Warren Buffet che “i mercati finanziari trasferiscono ricchezza dalle persone impazienti alle pazienti”.
Per ottenere guadagni ai nostri giorni la pazienza è fondamentale.
Prova ad immaginare il tuo patrimonio diviso in tre parti:
– una parte tienilo disponibile per le tue spese correnti. Sul conto corrente, ma senza esagerare.
– una parte pensala per le emergenze, per i “non si sa mai”
– una parte sarà invece pronta per essere investita, non ti spaventerà il tempo necessario perché hai già previsto del denaro per le emergenze. E a questa parte diamo un nome, cioè leghiamola ad un obiettivo che desideri raggiungere. Per tornare all’esempio di prima, se investi per garantire a tua figlia una università prestigiosa e lei ha 10 anni, avrai almeno altri nove anni per raggiungere il tuo obiettivo, si tratta di un tempo lungo, potrai permetterti di fare investimenti più aggressivi.


Diversifica i tuoi investimenti

Una delle regole più importanti da seguire negli investimenti è la diversificazione: diversi strumenti finanziari, su diversi mercati, con tempi diversi. 
Il vecchio proverbio “non mettere tutte le uova nello stesso paniere” sottintende  per non correre il rischio di romperle, come la diversificazione degli investimenti serve per diminuire il rischio di perdere.
 Diversificare per mercati geografici significa non essere legati ad un solo Paese o una sola area geografica.
Gran parte del recupero dei mercati azionari in estate è avvenuto negli Stati Uniti, l’Europa ha recuperato meno. Ecco che essere investiti solo in Europa o ancora peggio in Italia avrebbe fatto perdere delle grandi opportunità. 
Diversificare tra diversi strumenti finanziari: li vedremo in dettaglio in una prossima newsletter.
Ma non basta comprare tanti titoli o fondi, se fanno tutti la stessa cosa, occorre che tra loro non siano correlati, cioè che investano con logiche e stili differenti, in modo da reagire in modo diverso alle vicende dei mercati. 

Ti ho rivelato i primi segreti per essere un buon investitore, se vuoi possiamo approfondire insieme! Scrivimi per fissare un appuntamento, ti offrirò una consulenza gratuita. Inizieremo insieme a parlare dei tuoi obiettivi e dei tuoi tempi, che sono alla base di qualunque scelta tu faccia.

Buon 2019!

Tra pochi giorni devo consegnare una prova scritta all’università e quindi sto studiando, anche ieri, anche se “fare una cosa il primo dell’anno è farla tutto l’anno”!

Sto studiando diritto tributario, che avevo evitato con ogni mezzo all’università e che è così lontano da me che, quando parlo con la mia commercialista, la guardo come se mi parlasse di fisica quantistica invece che di tasse.

Eppure questo esame va fatto, non ci sono alternative.

Ecco vorrei ricordare oggi tutte le cose che vanno fatte, nella vita in genere e sul lavoro in particolare.

– vanno fatte le telefonate ai clienti, anche nei momenti difficili perché le borse sono impazzite.

– va pianificata la propria giornata, ridotti i tempi morti o persi, quando stai lavorando solo perché sei seduta in ufficio, ma sai che quello che stai facendo non è realmente produttivo, ma è piuttosto un riempitivo, per evitare di fare quello che dovresti. Ad esempio le telefonate di cui sopra.

– va ridotto l’uso del telefono, non quando suona, ci mancherebbe, ma quando ti distrae, ti deconcentra. Quando senti il bip di un messaggio o vedi il numerino sullo schermo di whatsapp e non sai resistere. Sai mai che nel mondo qualcuno abbia bisogno proprio di te per un’operazione a cuore aperto?

– va tenuto del tempo per se stessi e per le persone che ci fanno stare bene, per gli amici, per gli hobby. Perché quel tempo serve per ricaricarsi ed essere migliori anche nel lavoro.

E se è brutto usare il verbo dovere, che non è più di moda, usiamo pure volere e riscriviamo tutto.

Prima di Natale una persona che ho incontrato una sola volta ad un mio evento, mi ha spedito un biglietto di auguri! Si proprio un biglietto, scritto a mano e spedito per posta con tanto di francobollo. Lui è un professionista che ha scelto di usare un mezzo “antico” ma bellissimo. L’ho ringraziato, purtroppo per mail, ma mi ha donato una grande lezione di vita: se ci tengo mi impegno! Quindi sappiatelo non è vero che non abbiamo tempo, lo usiamo per cose che non sempre hanno valore.

Buon 2019 a tutti!