Possiamo rappresentare la Pianificazione Finanziaria con una Piramide che rappresenta l’intero patrimonio, suddivisa idealmente in 4 settori:
- liquidità
- riserva
- investimento
- previdenza
Ogni settore ha un suo orizzonte temporale e una propria asset allocation, conterrà una percentuale del proprio patrimonio molto soggettiva, in base ad obiettivi ed abitudini.
Ad esempio io riesco a sopportare un conto corrente che è sempre molto vicino allo zero, altri non si sentono “sicuri” se nel conto non hanno diverse decine di migliaia di euro.
Approfondiamo i quattro settori partendo dai due estremi: alla base della piramide troviamo il bisogno di Liquidità, questo ha tipicamente un orizzonte temporale breve (entro un anno) e di conseguenza un profilo di rischio molto basso, tipicamente si soddisfa con il conto corrente o il conto deposito.
Al vertice della piramide collochiamo invece la Previdenza, orizzonte temporale molto lungo, parliamo del tempo in cui si andrà in pensione. Il bisogno di mantenere un adeguato tenore di vita una volta in pensione, può essere soddisfatto con i Fondi Pensione o le Polizze dedicate (PIP).
Una volta soddisfatto il bisogno di liquidità, passeremo alla Riserva, una parte del patrimonio che potrà servire in un arco temporale medio (da uno a tre anni) e che permette di sopportare, volendo, un livello di rischio un po’ più elevato.
Salendo ancora arriviamo all’Investimento vero e proprio, caratterizzato da un orizzonte temporale da tre a sette anni e dalla possibilità di sopportare un livello di rischio maggiore.
Riserva e Investimento avranno ognuna la propria Asset Allocation, in base al profilo di rischio e agli obiettivi del cliente.
Questi settori non sono “ermetici”, ma comunicano tra loro:
- dalla liquidità alla riserva e/o all’investimento, ad esempio con i Piani di Accumulo
- dalla riserva alla liquidità, ad esempio con le cedole.
Un discorso a parte meritano i flussi di reddito, che vanno ad incrementare la liquidità e, in base alla capacità di risparmio, saranno alla base della costruzione e dell’incremento del proprio patrimonio.
Sarebbe auspicabile quindi “dividere” il proprio patrimonio in questo modo, difficilmente avrò bisogno di utilizzarlo tutto nel breve periodo, quindi potrei accettare per una parte un orizzonte temporale più lungo e di conseguenza un profilo di rischio maggiore.