Per welfare aziendale si intende un insieme di benefit e prestazioni, diffuso soprattutto nelle multinazionali, finalizzato a superare la componente meramente monetaria della retribuzione al fine di sostenere il reddito dei dipendenti e migliorarne la vita privata e lavorativa.
Sembra che riguardi solo le grandi multinazionali, impegnate da tempo a migliorare il benessere dei dipendenti, in realtà riguarda tutte le imprese.
Stamattina ho presentato un report sul welfare ad una impresa con 26 dipendenti che, grazie ad uno studio di consulenza illuminato che non si limita a fare le buste paga, sta valutando i benefici che derivano dal welfare.
L’attivazione di questi servizi permette di avere vantaggi fiscali sia per gli imprenditori che per i lavoratori, facciamo un esempio: a fronte di un premio di 2,500 euro in busta paga, l’azienda paga 3.250, al dipendente arrivano circa 1.600. Ben 1.650 euro, più di quanto incassa il dipendente, si disperde in tasse (l’azienda paga il 30% di Inps e il dipendente il 9,19% di Inps più l’aliquota Irpef), con il welfare aziendale l’azienda risparmia e il dipendente può usufruire di beni e servizi per una somma superiore a quanto riceverebbe in denaro.
Oltre a ciò, molto interessante l’analisi che riguarda:
- il TFR
- gli incentivi ad personam
Il welfare è una materia molto complessa, a noi il compito di colloquiare con imprenditori, commercialisti e consulenti del lavoro per sfruttare le opportunità previste dalla legge, ottenendo anche vantaggi intangibili quali il miglioramento del clima aziendale e la fidelizzazione dei dipendenti. Se vuoi saperne di più contattami.