Economia reale: e se volessimo investire direttamente in azienda?

Economia reale: se volessimo investire direttamente in un’azienda?
Quando compriamo una azione investiamo in una azienda quotata in borsa, cioè in una società per azioni che ha deciso di mettere le sue azioni sul mercato. Non tutte le società per azioni prendono la stessa decisione, ci sono importanti esempi di aziende che non sono quotate, cioè hanno mantenuto il controllo di tutte la azioni delle società.Queste potrebbero decidere di cedere un pacchetto delle loro azioni per finanziare dei progetti, senza quotarsi in borsa, cioè si rivolgono ad un mercato Privato. Le esigenze possono essere le più varie, vediamo qualche esempio: – acquisto di una azienda concorrente- acquisto dell’azienda di un loro fornitore- espansione all’estero- liquidazione di un socio
Invece di finanziare questi progetti con la banca, cosa sempre piuttosto difficile, si può scegliere la strada di vendere una parte delle azioni ad un terzo. Questa operazione prende il nome di Private Equity ed esiste da molto tempo. Se non ne sentiamo tanto parlare è perché le cifre in ballo sono veramente alte, nell’ordine di milioni di euro.
Da qualche tempo sono stati creati dei Fondi di Private Equity molto più democratici, dove, unendo le risorse di tanti risparmiatori si possono fare queste operazioni, questa è la novità!

Come si fa a fare questi investimenti? Abbiamo diversi tipi di fondi sul mercato privato: oltre al private Equity, parliamo di private Debt quando l’azienda con lo stesso meccanismo emette delle obbligazioni invece di vendere un pacchetto azionario. Da questo tipo di investimenti possiamo attenderci un rendimento molto più elevato rispetto agli investimenti tradizionali, la società che gestisce il fondo deve avere le competenze per entrare in azienda non solo con il denaro, ma anche con i manager che aiuteranno a realizzare i progetti. Inoltre è molto importante sottolineare come possiamo essere realmente di aiuto ad aziende del territorio, eccellenze che vengono selezionate e che creano tanto valore per gli investitori, ma anche per i dipendenti e per il nostro Paese.
Tutto perfetto direi, unico elemento da valutare è la durata dell’investimento. Se finanzi un’azienda, non puoi dopo 6 mesi o un anno vendere e lasciarli con un progetto appena iniziato, per questo sulla durata occorre essere molto precisi.

Agevolazioni fiscali
Per aiutare le aziende italiane, lo Stato propone delle agevolazioni fiscali su questo tipo di investimenti. Parliamo di PIR Alternativi, possiamo investire senza pagare le imposte sui guadagni (risparmio il 26% di capital gaia) e senza imposte di successione. Un vantaggio molto importante, soprattutto considerato il fatto dei rendimenti attesi.
Facciamo un esempio:
Acquisto euro 10.000 di un fondo di Private Equity, il rendimento atteso dopo 8 anni è il raddoppio del capitale, andrei ad incassare euro 20.000. Normalmente dovrei pagare 2.600 euro di capital gain, in questo caso i 20.000 restano netti, non c’è tassazione.
Sapete che in queste Newsletter non parlo di prodotti e nemmeno di Azimut, in questo caso devo fare una eccezione, pur senza parlare di prodotti. Abbiamo la possibilità di proporre ai clienti un PIR BOX: vale a dire un contenitore che permette le agevolazioni fiscali, in cui possiamo inserire diversi di questi fondi per diversificare questo tipo di investimento.
Questa è diventato un asset fondamentale nella pianificazione finanziaria, che non potrà mancare nei portafogli di domani. Contattami per tutti gli approfondimenti, sono certa di poterti raccontare davvero qualcosa di nuovo.