
Facciamo un riepilogo degli strumenti che usiamo per investire, noi professionisti del settore facciamo esempi e parliamo con indifferenza di questi strumenti, a volte nei primi appuntamenti con potenziali nuovi clienti, mi sento dire “puoi dirmi meglio di cosa si tratta?”
Per qualcuno che lo dice forse altri preferiscono non dirlo, ma restano nel dubbio e di conseguenza non possono scegliere se e come investire. Poi ci meravigliamo che 1700 miliardi siano fermi sui conti correnti. Sono fermamente convinta che solo conoscendo possiamo fare delle scelte consapevoli. Tuttavia se hai una buona conoscenza degli strumenti finanziari puoi non leggere questa newsletter…
Obbligazioni
Una obbligazione è un debito, chi la emette chiede soldi in prestito, chi la compra li presta. L’emittente cioè il debitore può essere uno Stato o una Azienda, il meccanismo non cambia.
Chi compra una obbligazione trasferisce quindi i suoi soldi per un certo periodo, per avere in cambio un interesse che può essere pagato ogni tre, sei, dodici mesi. Tutto è stabilito all’inizio: la durata del prestito, il tasso di interesse, come e quando avverrà il rimborso, ovvero l restituzione del denaro.
L’obbligazione prevede la garanzia del capitale alla scadenza, a meno che… chi ha emesso il prestito non sia nel frattempo fallito. In quel caso se e quanto verrà rimborsato dipenderà da quanto denaro resta nel fallimento.
Ci sono tante classificazioni delle obbligazioni, solo per fare qualche esempio:
– in base al tasso distinguiamo obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile: le prime non cambiano gli interessi che pagano, le seconde si, in base a delle regole stabilite sempre al momento dell’emissione.
– in base all’emittente abbiamo obbligazioni governative, corporate, emergenti, le prime sono emesse da Stati (BTP), le seconde da aziende private, le ultime nei paesi in via di sviluppo.
Durante la vita dell’obbligazione non c’è garanzia sul capitale, infatti ogni giorno l’obbligazione ha un prezzo e a quel prezzo posso venderle prima della scadenza. Noi italiani siamo innamorati delle obbligazioni, perchè hanno il capitale garantito, sempre se l’azienda non fallisce e perchè pagano la cedola. Purtroppo i rendimenti di questi investimenti sono sempre più bassi, alcuni addirittura negativi: cioè è chi presta il denaro che deve pagare un interesse a chi lo riceve!
Azioni
Le azioni sono parte del capitale della società. Nelle Società per azioni il capitale è diviso in tante quote che è possibile acquistare in Borsa. Questo investimento renderà in base al prezzo: dalla differenza tra quanto le ho pagate e a quanto le rivendo avrò il rendimento.
Non abbiamo garanzie per questo sono strumenti più rischiosi. Il fatto che il prezzo abbia molte oscillazioni piace poco agli italiani, che continuano a vedere nelle azioni gli strumenti da evitare. Invece sono l’unico investimento che possa darci del rendimento, naturalmente con le opportune “protezioni”: la diversificazione e il tempo.
Fondi comuni di investimento
Un fondo acquista tanti titoli al suo interno, è un contenitore dove posso mettere anche 100 o 300 titoli.
I vantaggi del fondo:
– il fondo è gestito, chi sceglie quali titoli comprare dentro al fondo? Il gestore o il team di gestione del fondo, in base alle regole che sono state fissate quando il fondo nasce. Ad esempio se si tratta di un fondo azionario il gestore acquisterà prevalentemente delle azioni, se obbligazionario delle obbligazioni, poi esistono una serie di combinazioni tra queste due categorie. Bilanciati, flessibili, ecc…
– diversificato, con cifre relativamente piccole posso così acquistare tanti titoli, se lo facessi da sola quanti ne potrei acquistare? Di sicuro molto meno, il fondo dunque è molto diversificato e questo riduce il rischio dell’investimento. Come nel proverbio “non mettiamo tutte le uova in un paniere”
– non fallisce, a differenza delle aziende il fono non può fallire, gestisce solamente il denaro degli investitori.
– è vendibile ogni giorno ad un prezzo di mercato, è quindi trasparente. Il rendimento è dato dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita.
ETF
Un Etf è un particolare tipo di fondo a gestione passiva. Cosa significa? Che il gestore non decide giorno per giorno dove investire, in quanto “replica” un indice o un prezzo. Ad esempio l’ETF sulla borsa italiana, avrà gli stessi risultati dell’indice di borsa, è tarato in questo modo, non potrà cambiare il rendimento in base a scelte discrezionali. Un etf sul prezzo dell’oro non potrà discostarsi dal prezzo di questo mercato.
I risultati quindi non dipenderanno dall’abilità del gestore, ma da come andrà un certo mercato. Sono meno costosi in quanto non c’è gestione attiva, ma di contro non ci saranno correttivi ai prezzi del marcato scelto.
Se hai dei dubbi non esitare a contattarmi per approfondire meglio, ripeto “solo la conoscenza può portare a scelte consapevoli”.