Testamento: perché?

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Perché fare testamento dunque? Vi propongo qualche storia reale nei contenuti, naturalmente non nei nomi:

  • Carla ha due figli, sono molto diversi e mentre il primo è il classico bravo ragazzo con una buona professione e una famiglia stabile, il secondo non ha “né arte e né parte” come dice lei e la preoccupa molto. Lei è vedova e sta pensando al testamento, vorrebbe escludere il secondo figlio dall’eredità. NON possiamo escludere un figlio in quanto beneficiario della legittima. Possiamo però limitare i danni, usando la quota “disponibile” per aumentare l’eredità del primo figlio
  • Giovanni è vedovo, senza figli. Ha conosciuto Olga che da amica è diventata la sua compagna. Giovanni vorrebbe lasciare ad Olga il suo patrimonio, ma il fratello di Giovanni è molto preoccupato. Il fratello non ha nessun diritto, con il testamento si può escludere dall’eredità e Olga erediterà i beni di famiglia
  • Luca e sua moglie sono molto sereni, hanno due figli stupendi che MAI litigheranno per l’eredità. Del resto le case sono molto simili, nello stesso palazzo nel centro storico di Bologna. Peccato che una delle case sia in uso gratuito ad un figlio, mentre l’altro è in affitto in un’altra città. I fratelli in effetti non avrebbero mai litigato, però le loro mogli si.
  • Franca è vedova e non ha figli, alla sua morte la sua proprietà viene suddivisa tra 2 fratelli e in rappresentanza degli altri due premorti, 4 nipoti. Per un totale di sei teste pensanti a cui si aggiungono le teste pensanti dei loro coniugi. Da circa 20 anni la bella casa con annesso terrene in provincia di Ravenna non ha ancora trovato un nuovo proprietario e sta andando in rovina.
  • Elisa non ha figli ed è nubile, come si diceva una volta. Ha acquistato una casa al mare che promette ad un nipote che le è molto caro, anzi alla moglie di lui, assicurando di aver fatto testamento. Alla morte di Elisa il testamento non si trova, la casa al mare va ai fratelli con buona pace di tutti.

C’è poi  chi il testamento lo fa, magari in casa, magari su un foglio di carta qualunque e va benissimo, ma magari non ha proprio le idee chiare oppure non si rende conto di quanto sarà difficile per gli eredi rispettare le sue volontà. Accade spesso che persone anziane siano tutte soddisfatte di aver fatto il testamento, soprattutto quando non ci sono figli. Alcuni “mostri” che ho visto nella mia attività:

  • infliggere all’erede la ricerca di una ventina di istituti di assistenza, preferibilmente con sede all’estero
  • stabilire cifre come legati che sono maggiori dell’eredità stessa, perché il defunto da quando ha scritto il testamento a quando è mancato ha consumato il patrimonio e i legati si riducono in proporzione, ma non resta nulla per l’erede.
  • ricatti ai nipoti finché in vita per farsi assistere e poi un testamento a favore di un terzo
  • testamento a favore dei soli figli maschi e le femmine che in ricordo del “caro estinto” non hanno impugnato

P.S. non ricevo nessuna parcella dai notai! Ma se vi ho fatto venire il dubbio che forse fare testamento può servire anche a voi, sentiamoci per una consulenza.