PIR (Piani individuali di risparmio)

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I PIR sono una forma di investimento che favorisce le imprese italiane, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni. Sono contenitori (fondi,  gestioni patrimoniali) volti a sostenere lo sviluppo economico del paese. Sono stati istituiti per legge, per la verità con un po’ di ritardo rispetto ad altri Paesi, ma sono ora diventati realtà anche in Italia. Lo Stato permette delle agevolazioni fiscali in cambio dell’investimento,  perché le piccole medie imprese possano crescere ed avviarsi verso la quotazione di borsa. 

Il cliente sottoscrive un PIR e, rispettate alcune regole non pagherà il 26% di tasse sul rendimento. Vale a dire che lo Stato rinuncia ad incassare le tasse sulle plusvalenze.

Le diverse società di gestione di fondi hanno creato strumenti ad hoc per poter investire, fondi con diversa esposizione azionaria e quindi diversi profili di rischio, vediamo quali sono vincoli e vantaggi:

  • può essere sottoscritto un solo PIR per codice fiscale
  • si possono versare massimo 30.000 euro annui
  • si possono versare al massimo 150.000 euro in totale
  • si può fare un versamento in unica soluzione o prevedere un accumulo
  • per godere del beneficio fiscale si deve mantenere l’investimento per almeno 5 anni
  • in caso di necessità si può disinvestire senza costi, ma se non sono passati i cinque anni si pagherà la normale tassa del 26%
  • si investe sull’Italia e per almeno il 21% sulle piccole medie imprese

Sono dunque uno strumento molto interessante che permette di godere di benefici fiscali e al contempo di aiutare il sistema Italia.

E’ stato definito investimento  “educativo” perché ha un orizzonte temporale di cinque anni e in quel periodo non possono essere fatte variazioni che spesso sono dannose per gli investimenti, aiuta quindi ad educare sia i clienti che i consulenti a tenere ferme le proprie scelte nel periodo concordato.

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