Chi sono? Il lavoro sicuro

cambia

La banca! Di questi tempi è di moda parlare male delle banche, ma io non l’ho proprio mai sopportata. Ricordo al corso neoassunti nel 1991 di aver pianto per una settimana, nell’ombra dell’aula in cui proiettavano inutili slide. Eppure sono rimasta al mio posto per 21 anni.

Perché? Quante volte me lo sono chiesto prima, ma solo adesso riesco a dare delle risposte, sono cresciuta con un senso del dovere sproporzionato e non ho avuto la forza di cambiare. Il cambiamento richiede coraggio? Non lo so.

Io ero sfinita, non tanto dalle pressioni commerciali, che pure esistevano, da un ambiente  in cui non mi riconoscevo, da persone stanche o votate alla carriera, disposte a tutto per avere un’agenzia da dirigere o un premio a fine anno. Io? Un’aliena.

Però nel frattempo arrivi a 46 anni e hai maturato una lunga esperienza, hai avuto due figlie e ogni volta ti hanno fatto ricominciare da capo, ti hanno spostato n volte e ogni volta tu a spiegare ai clienti guardi arriverà una persona molto preparata, vedrà che si troverà benissimo….

E intanto tu ricominci, passi un colpo di spugna sulle relazioni con i clienti che hai costruito in anni e ti ritrovi con un nuovo elenco a fare la prima telefonata (e di solito nessuno è stato tanto cortese nel presentarti).

Ebbene dopo 21 anni arriva il momento di tirare le somme e quando l’ho fatto mi sono trovata davanti ad un bivio: chiedere di tornare a fare la cassa o mettere a frutto la mia esperienza in altro modo… ho scelto la seconda.