Tutela del patrimonio nel Dopo di Noi

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Riporto integralmente l’intervista a Massimo Doria, presidente Kleros Srl e specialista Azimut per Passaggio generazionale e tutela del patrimonio, che abbiamo avuto ospite all’evento al Golf di luglio. Si parla di un caso legato al Dopo di Noi, tema che rende necessaria la collaborazione di tutti (commercialista, notaio, consulente finanziario) per la tutela delle persone più deboli. 

Di Massimo Doria, presidente di Kleros Srl.

Vedovo con figlia disabile incapace di intendere e volere, lavora come artigiano nell’idraulica e vive esclusivamente per sua figlia. Lo aiutano nella difficile gestione quotidiana i suoi genitori anziani, per fortuna, ancora in salute. I genitori, ex contadini, sono proprietari di una grande casa in campagna.

Luigi ha un patrimonio costituito da 3 immobili, di cui due affittati, e dispone di una somma di denaro investita presso varie banche. Non ha nessuna copertura assicurativa sulla vita e sull’invaliditá. Questo perchè, afferma Luigi, “ogni volta sembra che devi comprare un assicurazione per far guadagnare chi la vende…e basta…”.

Quando ho avuto la fortuna di incontrarlo gli ho fatto una domanda: va tutto bene secondo lei? Secondo me non va tutto bene e vediamo perché.

Lei, con la sua attività, potrebbe subire un imprevisto: lo sa che risponde in maniera illimitata con tutto il suo patrimonio presente e futuro? Lei può, anche, rischiare ma sua figlia disabile non se lo può permettere.

Proprio quello è il punto, dice Luigi. Io sono venuto da lei perché io non so cosa fare per tutelare mia figlia. Bene, lei avrá sicuramente sentito parlare della legge 112 “del dopo di noi” emanata a giugno di quest’anno.

In sintesi si possono costituire tramite atto pubblico dal notaio degli strumenti giuridici come un trust, dei vincoli di destinazione ovvero fondi speciali con affidamento fiduciario a favore dei disabili usufruendo della completa esenzione fiscale in successione e donazione ed anche sulle imposte ipocatastali.

Per tutelarla occorre andare da un notaio, costituire sugli immobili un vincolo di destinazione a favore di sua figlia disabile donandole, nel contempo, la nuda proprietá e riservandosi l’usufrutto.

Dovrá, poi, sottoscrivere obbligatoriamente una temporanea caso morte con beneficiaria sua figlia. Dovrá, infine, investire parte delle somme su un prodotto previdenziale per garantirsi una rendita in etá previdenziale.

Luigi non solo ha seguito i nostri consigli ma ha fatto ancora di più. Ha convinto i suoi genitori a donare alla nipote disabile la nuda proprietá della loro casa in campagna prevedendo alla morte dei genitori stessi di creare su questa grande casa una cohousing a favore di altri figli disabili e costituire tra loro una cooperativa per coltivare la terra e vendere sul mercato i prodotti agricoli.

Il gesto di Luigi ci insegna quanto sia importante unire le conoscenze e il lavoro dei vari operatori nel settore, consulenti finanziari, private, notai, assicuratori, commercialisti, per offrire un’efficace tutela in un’ottica di pianificazione.

Bene, il progetto di Luigi sta continuando e lo stiamo realizzando insieme al suo notaio di fiducia, al suo commercialista, e al suo consulente finanziario.

http://citywire.it/news/leggi-e-miraggi-pianificazione-patrimoniale-il-caso-di-massimo-doria/a963675