Su Advisor è stata pubblicata tempo fa una intervista ad un importante esponente di una società di gestione, che ha riferito i risultati di una ricerca condotta sugli investitori italiani e globali. Emerge che il vero nemico dell’investitore non è il mercato o la scarsa crescita economica, ma l’investitore stesso, non solo ansioso, ma combattuto.
Ecco alcune riflessioni:
– prudente, ma alla ricerca di rendimenti a doppia cifra: si definiscono prudenti, preferiscono la sicurezza, ma affermano di aver bisogno di rendimenti vicini al 10%
– orientato agli obiettivi, ma senza averli ben chiari: quindi la valutazione degli investimenti viene fatta in base ai propri obiettivi, ma questi non sono definiti
– comprende il problema della pensione, ma sottostima cosa è necessario: avrebbero bisogno di un reddito di circa il 70% di quanto percepiscono, ma non fanno piani per ottenerlo.
Molta confusione dunque, con una buona notizia, gli investitori riconoscono il valore della consulenza e chiedono più informazione.
Ecco l’articolo: Così si risolvono gli errori tipici del cliente-investitore