La consulenza evoluta

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Ho avuto in settimana un interessante appuntamento con un investitore, che mi ha posto la seguente domanda:

  • secondo lei perché su mia richiesta e in più occasioni mi è stato sconsigliato di vendere i fondi in fasi di mercato turbolente?

Gran bella domanda! Proverò  a dare qualche risposta:

  • il suo consulente ha ritenuto che i mercati potessero recuperare velocemente
  • il suo consulente le ha consigliato un investimento di lungo periodo e  non crede sia giusto “inseguire il mercato”
  • il suo consulente/la sua banca non guadagna le commissioni se lei disinveste e mette il denaro sul conto corrente

scomoda l’ultima affermazione, ma so che era questo il suo dubbio!

Io non  sono in grado di dare un giudizio, posso dire che se a maggio 2015 avessi disinvestito sui massimi, mantenuto il denaro in conto corrente e poi reinvestito a settembre, avrei recuperato le commissioni molto più velocemente.

Pero’ ……

Se voglio essere certo di non subire scelte fatte per motivi commerciali, posso aderire ad un contratto di consulenza evoluta, dove le commissioni sono stabilite a prescindere dalla composizione del portafoglio.

Si paga una commissione di consulenza sulla cifra stabilita sia che sia investita in titoli o in fondi, sia che sia liquida in conto corrente. Questo tipo di contratto prevede adeguamenti del portafoglio piuttosto frequenti e di condividere con il cliente le singole scelte, a differenza della gestione patrimoniale dove le scelte vengono fatte dal gestore.